SO(C)MELLIER

Occhi Pirletti aveva stappato una bottiglia di rosso, di quello buono, comprato nel baretto pretenzioso sotto lo studio, farcito di cioccolate dal costo improponibile e da “Selezionate bottiglie di pregio”.

Vedi, mia cara Funga, e la voce si faceva flautata, il vino  prima si guarda, poi si annusa, e poi si gusta. “Come le donne!” pensava tra sè Fox mentre rimescolava il ragù nel pentolino e  rimembrava odori e sguardi infuocati.

“Mah, per me sa d’aceto!” squillò la Funga, ridestando l’attenzione di Fox e suscitando il rimprovero di Occhi Pirletti che, con fare didattico aggiungeva, aggravando la sua già traballante autorità  “Ma no è Merlot!”.

Non aveva  finito di pronunciare il nome del vino che Fox si era precipitata al suo bicchiere, per tacitare la diatriba. Zaf! una folata aspra e pungente irritava le mucose nasali e raggiungeva le papille facendole vibrare di ribrezzo. “Che schifo è aceto!”

Occhi Pirletti si schermiva…. ” E’ vero, pensare un baretto così per bene, due bottiglie avariate in due settimane, che disdetta”…

Dal Merlot al Vermentino il passo fu breve, quel mezzo metro che separava il tavolo dal frigorifero.

Prosit!

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